Abiti di gala da uomo - Maison Galateo

Lo smoking, il frac e il tight: gli abiti di gala maschili.

Lo smoking

Viene indossato di sera nelle occasioni molto formali, ma anche a teatro o per un gran ballo di gala; non è invece indicato per i matrimoni, a meno che la cerimonia non sia seguita da una cena con festa e danze.
E’ un abito da sera da gran festa (conosciuto nel resto del mondo come dinner jacket).
E’ d’obbligo quando sull’invito si trovi scritto cravatta nera.
II colore classico dello smoking è il nero, elegantissimo anche nella versione blu midnight.
I tessuti della giacca da smoking possono essere molto vari: lana, vigogna, alpaca, twill sono i più diffusi, scelti a seconda dei gusti personali; i reverse sono in satin di seta, così come i galloni sui pantaloni (una sottile striscia che ricopre le cuciture esterne in tutte e due le gambe, dalla vita all’orlo) e lo stesso tessuto ricopre i bottoni.
Il farfallino è di raso o seta, da annodare rigorosamente a mano e deve essere in tinta unita e abbinato alla fascia; pur essendo molto diffusi i papillon verdi e rossi, si tenga presente che il colore classico è il nero.
La camicia da smoking presenta delle caratteristiche uniche, che le permettono di essere indossata solo con questo abito. La camicia, che può essere di cotone o lino, presenta i polsini doppi rivoltati verso l’esterno che devono essere chiusi con i gemelli. Nella parte anteriore devono essere presenti le plissettature, che hanno la funzione di decorare lo spazio sottostante il farfallino; i bottoni devono essere di madreperla o di gioiello, abbinati ai gemelli. Il colletto della camicia deve essere rigorosamente con le punte e non può essere di tipo button-down perché troppo sportivo; va portato con le punte rigorosamente ribattute verso il basso.
Le calze devono essere nere e lunghe fino al ginocchio, preferibilmente di seta, molto sottili senza disegni o fantasie.
La cintura non viene indossata con lo smoking, tant’è vero che i pantaloni non presentano passanti; si indossano in sostituzione le bretelle e per nasconderle si può indossare il gilet o il panciotto.
I pantaloni sono neri e assolutamente senza risvolto. Si contraddistinguono per una sottile banda (detta gallone) di raso nero, applicata lungo le cuciture esterne su entrambe le gambe dalla vita all’orlo.
Il gilet e il panciotto si indossano sotto la giacca per nascondere le bretelle: il gilet è molto più svasato del panciotto, presenta un solo bottone e non è visibile sotto una giacca abbottonata.
La fusciacca è una cintura di raso nera da annodare sul dorso e deve essere coordinata con il papillon.
Le scarpe, “pump” o modello Oxford, devono essere nere, lisce e lucidate a specchio.

Il frac

Abito maschile formale, che va indossato preferibilmente di sera.
E’ d’obbligo quando sull’invito si trovi scritto cravatta bianca.
E’ l’abito d’uso dei direttori d’orchestra o dei professori d’orchestra, quando l’evento è di una certa importanza.
La giacca è nera e ha code che arrivano fin sotto il ginocchio.
I pantaloni sono neri, senza piega né risvolti, e si distinguono da quelli da smoking per la presenza di due galloni anziché uno.
La camicia è in piqué bianco con lo sparato rigidamente inamidato e il colletto ribattuto in alto con le punte piegate verso l’esterno (colletto diplomatico).
Il farfallino è in piqué bianco e deve essere annodato a mano.
Il gilet a doppio petto e i guanti, rigorosamente in pelle, sono bianchi.
Le calze, le scarpe (di vernice), la tuba e il cappotto sono neri.
Con il frac non si indossa mai l’orologio da polso, bensì un modello da taschino, piatto e non grande.

Il tight

Abito maschile formale che va indossato solo per le cerimonie che si svolgono di giorno (è detto anche morning suit).
E’ il tipico abito da matrimonio, che impone però ai testimoni e ai padri degli sposi di indossarlo.
La giacca ha code come quelle del frac, ma può essere anche di colore grigio.
I guanti e la tuba saranno grigi con la giacca grigia, mentre ad una giacca nera si abbineranno tuba nera e guanti gialli.
La camicia è rigorosamente bianca, in cotone, con gemelli e colletto con punte ripiegate e sparato rigido.
I pantaloni sono a righine, privi di risvolto e in genere privi di passanti per la cintura. La riga è classica, con un fondo grigio medio e la rigatura in due tonalità di grigio, scuro e chiaro.
La versione meno impegnativa, dove la giacca è priva di code e la camicia non ha lo sparato, è detta mezzo tight. Il mezzo tight non prevede cappello e guanti e, al matrimonio, non impone ai padri e ai testimoni l’obbligo di indossarlo.
Le scarpe, modello Oxford, devono essere nere ma non troppo lucide (a differenza di quelle dello smoking e del frac).

Abiti di gala da uomo

Foto dal web

Esempi.

Lo smoking indossato, in modo impeccabile, da Ayrton Senna. La foto era esposta a Torino presso ADPLOG, in occasione della bella mostra (svoltasi dal 5/2/2015 al 31/7/2015) dedicata al pilota brasiliano.

Dal galateo del matrimonio

Il classico abito dello sposo è il tight o morning suit. E’ adatto, però, soltanto se la cerimonia si svolge al mattino o prima delle diciotto, ed è solenne.
E’ un abito molto impegnativo, che, come detto precedentemente, la tradizione impone anche ai padri, ai testimoni ed eventualmente ai fratelli.
L’alternativa classica al tight è il l’abito a due o tre pezzi grigio (blu scuro o gessato solo per l’estate), dove la giacca deve essere rigorosamente monopetto (la giacca doppiopetto non si indossa mai). Il gilet, tuttavia, può essere doppiopetto o monopetto.
Il tight impone allo sposo un comportamento simile a quello della sposa che indossa i guanti: la tuba deve essere levata all’ingresso della chiesa e poggiata vicino all’inginocchiatoio.