Come consumare nel modo più corretto i principali cibi.
I primi.
Brodi e creme: si bevono dalla tazza o con il cucchiaio se il piatto è piano. Se sono serviti nell’apposita tazza da consommé (a due manici), vanno sorseggiati dalla tazza: il cucchiaio si usa solo per mescolare.
Pasta: si consuma solo con la forchetta e va servita nei piatti piani.
Spaghetti: non si arrotolano usando il cucchiaio: si usa esclusivamente la forchetta e si tagliano con i denti.
Riso: si serve in tavola con il cucchiaio grande e mai con il mestolo, salvo che si tratti di riso in brodo. Per il riso in brodo si usa il cucchiaio, per riso e risotto invece la forchetta.
Risotto: non si allarga mai con la forchetta sul piatto.
I secondi.
Nessun tipo di secondo si mangia con le mani.
I secondi, prima di essere divisi in porzioni, devono essere presentati interi ai commensali.
Carne: con il coltello nella mano destra, se ne taglia un boccone per volta, che si porta subito alla bocca, con la forchetta tenuta nella sinistra.
Pollo e tacchino: si tagliano con coltello e forchetta.
Fagiani e selvaggina: tutta la selvaggina, sia di pelo sia di piuma, va sempre mangiata con forchetta e coltello. Eventuali pallini di piombo si depositano in un angolo del piatto con le dita.
Lumache: si tiene fermo il guscio con le apposite pinze e si estrae la carne con la forchetta a due denti.
Pesce: prima deve essere pulito (tagliando prima la testa, poi la coda e infine dividendolo a metà) e poi mangiato con le apposite posate (coltello e forchetta). Non si utilizza mai il coltello a lama.
I residui di pelle delle carni e gli scarti del pesce devono essere conservati nel proprio piatto.
Crostacei: Se vengono serviti interi, nel loro carapace, si usano le apposite pinze per rompere il guscio e la forchetta a due denti per estrarre la polpa; altrimenti le posate da pesce. E’ possibile, in caso di difficoltà, aiutarsi con le mani.
Cozze, ostriche, frutti di mare: con la mano sinistra si tiene il guscio con due dita, mentre la destra, munita dell’apposita forchettina a tre denti, li estrae e li porta alla bocca. E’ opportuno prevedere un piatto per gli scarti e i gusci.
Uova: si mangiano solo ed esclusivamente con la forchetta. Per l’uovo alla coque è concesso l’uso del cucchiaino, ma il taglio della calotta dell’uovo deve essere eseguito solo con cucchiaino o forchetta. E’ vietato l’uso del coltello per le uova (da un’antica tradizione che lo considerava un simbolo sacro).
Le verdure.
Verdure cotte: si consumano con la forchetta.
Piselli: si usa esclusivamente la forchetta.
Asparagi: si mangiano con l’apposita pinza. Se ben cucinati, si riesce a usare la forchetta per tagliarli. Vietato l’uso del coltello, come per tutta la verdura in generale.
L’insalata è un alimento di cui non si fa mai il bis. Va servita, come contorno, nell’apposita mezzaluna, che si pone a sinistra del piatto, oppure in un piattino da dessert. Si porta in tavola già condita e sempre dopo la portata principale.
Carciofi: si mangiano con le mani.
Verdure da pinzimonio: si prendono con le dita.
Patate: come tutte le verdure, non possono mai essere tagliate con il coltello. Si mangiano sempre con la forchetta, in qualunque forma siano cucinate.
Legumi: si mangiano con la sola forchetta.
I formaggi.
Si tagliano esclusivamente con il coltello; si appoggia la porzione tagliata sul pane, senza spalmarla.
La forchetta è permessa solo con ricotta, mascarpone e mozzarella servita intera.
I dolci.
Torte: si mangiano con la forchettina a tre rebbi. Una torta, prima di essere tagliata, deve essere presentata intera ai commensali.
Gelato e semifreddo: si consumano con il cucchiaino. Può essere offerto sia a mezzogiorno che di sera, senza limiti stagionali.
Pasticcini: si prendono dal vassoio con le mani tenendoli per il pirottino, che non va mai lasciato, o rimesso sul vassoio di portata.
Dessert: si mangiano con la forchetta se solidi, con il cucchiaio se di consistenza più morbida.
Panettone e pandoro: si mangiano con le mani, staccandone dalla fetta delle piccole porzioni.
La frutta.
La frutta (tranne alcune eccezioni) deve essere consumata usando le posate; nel caso in cui, tuttavia, la maggior parte delle persone a tavola la consumi con le mani, il galateo consiglia di uniformarsi agli altri commensali per non creare imbarazzo.
Arancia: si consuma tagliando via le due calotte e incidendo la buccia in sei o otto parti con il coltello; i singoli spicchi si portano alla bocca con le mani (con coltello e forchetta se l’arancia è molto sugosa).
Mandarini e mandaranci: si possono mangiare con le mani; se sono di grosse dimensioni è valido il metodo che si usa per l’arancia.
Mela, pera e pesca: si dividono in 4 parti, quindi si tiene fermo il pezzo con la forchetta e si rimuove la buccia con il coltello.
Albicocca: si divide in due con il coltello o con le mani, si stacca il nocciolo sempre con il coltello e poi si mangia con le mani. Alternativamente si possono usare le mani per dividerle a metà (lasciando cadere il nocciolo sul piatto) e per portarle alla bocca. Non si sbuccia mai.
Banana: deve essere sbucciata indicendola con il coltello; viene quindi portata nel piatto e tagliata a rondelle. Si mangia con la forchetta, man mano che si taglia.
Melone e anguria: si servono già staccati dalla buccia e mangiati usando coltello e forchetta.
Fico: si taglia in 2 o 4 parti e si mangia usando la forchetta, staccando la polpa con il coltello. E’ sempre meglio, comunque, servirli già sbucciati.
Uva: viene mangiata reggendo con una mano un piccolo grappolo e staccando con l’altra i singoli acini.
Ciliegia: si mangia con le mani, posando i noccioli con le labbra sulla mano chiusa e lasciandolo scivolare successivamente nel piatto.
Cachi: si mangiano con il cucchiaio da frutta, dopo averli divisi in quattro parti con il coltello. Per evitare agli ospiti difficili operazioni, è preferibile servirli in coppette individuali, sbucciati e ridotti in crema.
Macedonia: si consuma con il cucchiaino.
Frutta secca: si consuma con le mani.
Pompelmo: si serve tagliato a metà in coppette rotonde. Si mangiano con un cucchiaino, conditi eventualmente con un po’ di zucchero. Si preparano tagliandoli con uno speciale coltellino arrotondato, per staccare la polpa dalla buccia.
Kiwi: si sbuccia si mangia con coltello e forchetta.
Altri alimenti.
Burro: si serve solo a pranzo, con un piattino alla sinistra del piatto e un coltellino da burro. Se ne appoggia un po’ su un pezzetto di pane, senza spalmare una vera e propria tartina. Si abbina a caviale, salmone e frutti di mare.
Grana: il formaggio grana, servito come aperitivo, si mangia con le mani, dopo aver ricavato la scheggia dalla forma con l’apposito coltellino.
Olive: si mangiano con le mani. I noccioli, come i semi, si appoggiano con le labbra sul pugno chiuso, lasciandoli scivolare nel piatto.
Pane: la porzione individuale si spezza con le mani, in un boccone per volta, alla sinistra del proprio piatto, anche se non è presente il piattino del pane. Si può mangiare soltanto dopo che è stata servita almeno una portata.
Grissini: si mangiano con le mani interi, senza spezzarli.
Paté: si spalma con il coltello su un pezzetto di pane o crostino, che verrà portato alla bocca con le mani.
Tramezzini: si mangiano con le mani, dopo averli spezzati in parti più piccole con le mani stesse oppure con coltello e forchetta.
Pizza: si mangia con coltello e forchetta. Con le mani può essere consumato il trancio. Non è comunque un cibo da pranzo formale.
Foto dal web
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