Alcune strategie di marketing molto note, eppure poco efficaci in fase di costruzione di un brand.
1. Puntare sulla qualità del prodotto |
E’ una tecnica molto difficile, dal momento che la valutazione della qualità è un’attività che richiede sforzo mentale (e la mente, si sa, è pigra) e volontà di documentarsi. Un esempio molto evidente lo si ha quando esce un nuovo cellulare: quasi sempre, per comprendere le funzionalità che si aggiungono al modello, è necessario leggere articoli tecnici, anteprime e recensioni dei tester. Troppa fatica per l’utente medio.Di solito, invece, un buon prodotto viene valutato in base a questi cinque parametri:
Nota: questi parametri costituiscono delle informazioni sostitutive, con cui l’acquirente cerca di colmare le lacune derivanti dalla sua scarsa documentazione sul prodotto. |
2. Intensificare l’orientamento al cliente |
Poco efficace. Può servire per la fidelizzazione, ma non per una prima vendita. Lo testimonia il fatto che un brand affermato può anche trascurare il cliente, ma riesce sempre a imporre il suo prodotto. |
3. Proporre un prezzo basso |
Assolutamente inefficace per due motivi:
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4. Investire in pubblicità creativa |
Se è vero che la componente emozionale è fondamentale per la vendita di un prodotto, non esiste alcuna correlazione tra pubblicità creativa e marketing di successo. |
5. Attuare la “Unique Sellig Proposition” |
Consiste nell’identificare una caratteristica unica del prodotto e impostare il marketing cercando di valorizzarla. E’ una tecnica inefficace, dal momento che questa caratteristica unica potrebbe essere poco appetibile. |
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