Dodici regole di galateo a tavola che ogni bambino dovrebbe assolutamente apprendere.
Le prime regole di galateo da insegnare ai bambini riguardano, prevalentemente, il buon comportamento nei confronti dei commensali e della padrona di casa.
E’ importante, infatti, far comprendere loro, fin da subito, il vero significato delle buone maniere, fondate sulla cura e sul rispetto del prossimo e non di certo sull’affettazione.
Vediamo, dunque, quali dovrebbero essere i primi insegnamenti da impartire.
Il cibo si mangia sempre usando le posate: l’uso delle dita è ammesso, come specifica il galateo, solo in pochissimi casi (che si apprenderanno poco alla volta).
A tavola si siede composti, con la schiena dritta e senza appoggiare i gomiti sul tavolo.
Non si riempie la bocca di cibo: è di cattivo gusto, impedisce di conversare correttamente e, soprattutto, può essere causa di spiacevoli imprevisti (come nel caso di un improvviso colpo di tosse).
Si mangia sempre lentamente e con la bocca chiusa: il rumore di masticazione e la vista del cibo altrui tra i denti è molto sgradevole.
Non si dice mai “Questo non mi piace!“: in questo modo, infatti, si offende la padrona di casa o chi, per lei, ha cucinato la pietanza.
Non ci si sporge sul tavolo per raggiungere un piatto di portata troppo distante: si chiede a un commensale, gentilmente, di passarcelo e, subito dopo, lo si ringrazia.
Si dice sempre “grazie” a chi ci serve del cibo o ci passa un piatto da portata.
A meno che non si tratti di un buffet, si inizia sempre a mangiare solo quando tutti i commensali sono stati serviti.
Il cibo deve essere assaporato: si mastica lentamente e a lungo, prima di portare un’altra porzione alla bocca.
Non si usano mai lo stuzzicadenti o (peggio ancora) le dita per rimuovere eventuali frammenti di cibo tra i denti: se qualcosa rimane incastrato, ci si allontana da tavola e si esegue l’operazione in bagno.
Il tovagliolo si tiene sempre sulle ginocchia e si usa esclusivamente per pulirsi la bocca (in particolare prima di bere, per non lasciare sgradevoli tracce di unto sui bicchieri).
Al termine del pranzo si ringrazia sempre la padrona di casa, facendole i complimenti per un piatto in particolare (ad esempio il dolce): la frase “Era tutto buonissimo” è sempre da evitare, perché potrebbe sembrare poco sincera.
Per quanto riguarda l’uso preciso e corretto delle posate, si potrà procedere gradualmente in un secondo momento: è importante, infatti, che il bambino impari ad essere, prima di tutto, educato e rispettoso.
Perché sono proprio queste le qualità che, da adulto, lo renderanno una persona amabile.
Mariarita.
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