I divieti nell’abbigliamento maschile

I divieti nell’abbigliamento maschile: capi ed abbinamenti da evitare.

  1. No ai pantaloni corti (che devono essere indossati esclusivamente al mare o in montagna). Ricordiamo, inoltre, che i calzoni corti non devono mai essere indossati in luoghi chiusi (come chiese e musei) e sedendosi a tavola.
  2. No ai calzini corti, ammessi solo per l’attività sportiva.
  3. No ai camiciotti in abbinamento a giacca e cravatta (deve sempre essere indossata una camicia a maniche lunghe). La camicia a mezze maniche, in ogni caso, è considerata poco elegante: meglio indossarne una a maniche lunghe, arrotolando indietro i polsini.
  4. Evitare camicie e camiciotti in stile hawaiano oppure con colli e polsini fantasia: la camicia da uomo, tradizionalmente, è sempre stata bianca o azzurra (in varie tonalità).
  5. Evitare di far ricamare le proprie iniziali sulle camicie: lo si faceva un tempo, su quelle realizzate a mano, ma nel contesto attuale della moda, che abbonda di marchi e firme degli stilisti sempre bene in evidenza sui capi, rappresentano una raffinatezza superflua.
  6. La canottiera non deve mai essere visibile sotto la camicia.
  7. Evitare i jeans attillati se si è sovrappeso (o se si hanno fianchi e glutei pronunciati) e la t-shirt nelle occasioni in cui è richiesto di indossare la camicia.
  8. Il borsello, anche se pratico (soprattutto per i turisti), deve essere evitato: si tratta, infatti, di un accessorio che deriva dalla caratteristica borsetta femminile, per sfruttarne la praticità. Non è considerato elegante, in quanto non concepito originariamente per l’uomo.
  9. Non indossare la camicia per più di un giorno: deve sempre trasmettere una sensazione di freschezza.
  10. Non tenere la camicia slacciata per mettere in evidenza il petto (villoso o implume che sia).
  11. Non portare il nodo della cravatta allentato, che denota trascuratezza: piuttosto è meglio non indossarla.
  12. Non usare mai cravatte o papillon con il nodo già fatto: è dovere di un uomo imparare ad annodarli correttamente.
  13. Le bretelle non vanno mai indossate con la cintura e, se indispensabili, devono essere tenute nascoste.
  14. Non indossare altri gioielli oltre alla fede e all’orologio (che comunque non è considerato un gioiello): evitare, dunque, copribottoni, distintivi, spille, catene, bracciali e orecchini. Sono ammessi i gemelli, indispensabili per i modelli di camicia più eleganti, ed è tollerato (ma non indispensabile) il fermacravatta.
  15. Non indossare gemelli troppo appariscenti o costosi.
  16. Non abbinare mai il fazzoletto da taschino con la cravatta.
  17. Non levare mai la giacca durante una cena formale.
  18. Non sollevare mai il bavero della giacca o dell’impermeabile.
  19. Le mani non devono essere tenute in tasca durante una conversazione (gesto estremamente irrispettoso per il galateo).
  20. Il cellulare non va mai agganciato alla cintura.
Dal galateo del matrimonio
  • Se lo sposo sceglie di indossare il due o tre pezzi grigio (blu scuro o gessato solo per l’estate), la giacca deve essere rigorosamente monopetto (mai doppiopetto).
  • Lo smoking non è codificato dal galateo come abito da cerimonia, dunque dovrebbe sempre essere evitato dallo sposo.
  • Il ricevimento di matrimonio è considerato un evento formale: proprio perché lo sposo non potrà mai togliere la giacca, è consigliabile che abbia con sé una camicia di ricambio.
I consigli del gufetto saggio
E’ sempre bene evitare di tenere le mani in tasca: oltre ad essere considerato un gesto irrispettoso dal galateo, si deforma notevolmente la linea dei pantaloni.

I divieti nell'abbigliamento maschile

Foto dal web



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