Il bouquet: simbolo di grazia e ornamento esclusivo della sposa.
Il bouquet, tradizionalmente, dovrebbe essere fatto recapitare dallo sposo il giorno stesso della cerimonia; tuttavia, visto lo stretto legame con l’abito, è preferibile che venga scelto dalla sposa stessa.
Se la sposa provvederà personalmente al suo bouquet, sarà gesto di estrema galanteria, da parte dello sposo, farle recapitare un mazzo di fiori freschi il giorno stesso del matrimonio.
Secondo il galateo, il bouquet deve essere un ornamento esclusivo della sposa: nessun addobbo e nessun altro bouquet, come quello delle damigelle, lo deve richiamare.
La dimensione e la forma del bouquet vanno scelti in base alla figura della sposa e allo stile dell’abito. Una sposa bassa porterà, ad esempio, un piccolo bouquet a mazzo non cadente, per non render tozza la figura, una sposa molto alta, invece, un bouquet cadente per renderla più aggraziata.
Il rispetto delle proporzioni nell’abbigliamento, che il galateo impone di osservare rigorosamente, è una delle basi che contraddistinguono l’eleganza di una donna: il bouquet è un accessorio che può alterare in modo significativo la figura di una sposa, migliorandola o peggiorandola a seconda del modello scelto. E’ pertanto un elemento da valutare con estrema attenzione.
I principali tipi di bouquet sono:
- Rotondo: è composto da fiori medi o piccoli, monocolore o con variazioni della stessa gradazione di colore; si adatta a qualsiasi abito (purché non troppo elaborato) e a spose di qualsiasi corporatura. E’ una scelta quasi obbligata per le spose di bassa statura.
- Cadente: è formato da numerosi fiori che cadono a grappolo. Adatto per un contesto solenne, se fatto a regola d’arte, riesce a snellire spose di corporatura alta e robusta. Si abbina alla perfezione con un abito a strascico.
- Goccia: è una versione ridotta del bouquet cadente e ha la forma di una goccia con la punta rivolta verso il basso. A differenza del bouquet cadente, si adatta anche a spose di corporatura più minuta.
- A fascio: è realizzato con fiori dal gambo lungo (come rose o calle) legati in modo compatto. Si porta appoggiato sull’avambraccio. E’ adatto a sposa alte e ad abiti con poche decorazioni: perfetto con i tailleur.
- A corolla: normalmente è un bouquet rotondo, composta da quattro o cinque piccoli mazzetti facilmente separabili. Permette di donare ciascun piccolo mazzo a un’amica della sposa, in sostituzione del tradizionale lancio.
E’ un ornamento che attira molto l’attenzione, dunque va portato con grazia e disinvoltura: si porta ad altezza della vita, né troppo vicino al petto, né troppo distante.
Il bouquet viene tenuto in mano dalla sposa in pochissimi momenti: durante l’ingresso nella chiesa, all’uscita e per le foto di rito. In tutte le altre circostanze deve essere rigorosamente posato.
E’ tradizione che, al termine del ricevimento, la sposa lo regali all’amica nubile più cara come augurio di sposarsi presto, oppure, se sono più di una, lo lanci di spalle da una scalinata o da una balconata. Può essere, eventualmente, anche partizionato in piccoli mazzolini da distribuire a ciascuna amica.
Il bouquet, secondo tradizione, non andrebbe conservato né fatto essiccare; molte spose, tuttavia, preferiscono tenerlo per ricordo o per un particolare motivo personale; in tal caso si può far confezionare un secondo bouquet, più piccolo, esclusivamente “da lancio“.
Il bouquet si può lanciare:
- All’uscita dalla cerimonia
- Al termine del ricevimento
La seconda scelta è sicuramente più flessibile: permette di predisporre accuratamente la location del lancio e di accompagnarlo, eventualmente, con una colonna sonora, se è presente l’orchestra.
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