Regole di buon comportamento a tavola, durante i pasti.
Non accavallare mai le gambe durante il pasto.
Non distendere le gambe, per non disturbare il commensale posto di fronte a noi.
Tenere una posizione composta ma non rigida: il busto deve essere eretto e i gomiti aderenti al corpo per non disturbare i vicini.
Le mani devono stare sempre sulla tavola e non in grembo.
Le posate devono essere toccate o impugnate soltanto per prendere il cibo.
Non ci si dondola mai sulla sedia, né si oscilla.
Bisogna cercare di alzarsi il meno possibile da tavola, per non creare fastidio.
Ci si serve sempre con moderazione, non mangiando più cibo di quello per cui si sarebbe disposti a pagare per acquistarlo.
Non si propone mai di dividere a metà una porzione.
Non ci si passa mai il piatto per condividere cibo avanzato in una porzione abbondante.
Durante la scelta dal piatto di portata, si prende il pezzo più vicino e comodo, senza perdere tempo a scegliere.
Una pietanza si può rifiutare solo se è presente sul piatto di portata, mai se viene servita in porzione singola: in quest’ultimo caso, se non è gradita, la si assaggia e poi la si lascia nel piatto.
Durante il pasto, non deve essere passato tra le mani dei commensali alcun oggetto diverso dalle pietanze.
Si porta sempre il cibo alla bocca senza chinarsi sul piatto.
Gli spaghetti si arrotolano senza il cucchiaio.
Non si esagera con le salse né con il parmigiano.
Sottobottiglia e salvagocce sono consigliati per le bottiglie di vino, mai per quelle d’acqua.
Si mangia senza far rumore con la bocca, senza far schioccare le guance o risucchiare il brodo.
Non si soffia sui cibi troppo caldi per raffreddarli.
Si taglia un boccone per volta, portandolo alla bocca (regola valida anche per i bambini). Questa consuetudine è tipicamente italiana; in Francia, ad esempio, si taglia tutto il cibo in una volta.
I bambini, se siedono a tavola, devono seguire le regole degli adulti, per essere educati al buon comportamento.
Al ristorante i camerieri (nell’abitazione la padrona di casa) devono sempre provvedere a fornire posate e tovaglioli di ricambio, se questi cadono a terra accidentalmente.
Chi segue una dieta deve accettare di partecipare al pranzo e mangiare: se non è disposto a questo compromesso non accetta l’invito.
Gli intolleranti a qualche cibo possono contattare la padrona di casa o il ristorante per sottoporre il loro problema ed eventualmente ottenere delle portate che possono consumare; in caso contrario, se desiderano partecipare, devono accettare il rischio di trovarsi nella condizione di poter mangiare pochissimo cibo.
Non si dice mai “buon appetito“, in quanto a tavola non si fanno riferimenti a funzioni corporali; nel caso in cui tale augurio venga rivolto, si è tenuti comunque sempre a rispondere “grazie“.
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