Il tuo sorriso

Il tuo sorriso

Toglimi l’aria, ma non togliermi il tuo sorriso.

La poesia di questa settimana è uno dei capolavori di Pablo Neruda, “Il tuo sorriso“.
La scelta è caduta su questa meravigliosa opera perché, leggendola, è impossibile non riflettere su quanto questo gesto, tanto piccolo e semplice, a noi non costi nulla eppure, soprattutto in momenti particolari, possa avere un enorme valore per la persona a cui lo stiamo rivolgendo.

Donatelo sempre alle persone che amate, ogni volta che vi è possibile, e non dimenticate mai di abbinarlo ad ogni vostro saluto.

Renard.


Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Pablo Neruda

Il tuo sorriso

Foto dal web

 


 Da ricordare
No Tips to Display

 Non si fa
No Tips to Display