Interrompere una conversazione

Interrompere una conversazione

Interrompere una conversazione può essere, a volte, necessario: vediamo insieme quando e perché.

Come il galateo insegna, non è mai buona educazione interrompere una conversazione; esistono, tuttavia, dei casi in cui l’interruzione è d’obbligo.
In particolare:

  • Se c’è un’emergenza grave in corso e la si deve comunicare (in questo caso è possibile interrompere anche una riunione importante).
  • Se la discussione si sta incanalando in una direzione sbagliata (ad esempio quando vengono trattati, con superficialità, argomenti pericolosi come finanza, politica, religione, aspetto fisico, morte, età) o assume un tono poco educato.
  • Se a un interlocutore non viene mai concessa la possibilità di parlare, situazione in contrasto con la quinta massima (cooperazione) del sociolinguista Herbert Paul Grice, che prevede che, in una conversazione, ci debba sempre essere un equilibrato avvicendamento dei turni.

L’interruzione deve avvenire nel modo più educato possibile, motivando sempre, con precisione, il perché della decisione presa.

Si interviene durante la prima pausa disponibile (bastano pochi istanti), preferibilmente alzando una mano (per far convergere gli sguardi su di sé) e scusandosi preventivamente per la richiesta di attenzione.  Anche schiarirsi la voce può essere un ottimo modo per farsi notare.

In una riunione di lavoro, inoltre, l’interruzione può essere richiesta per:

  • Ottenere una spiegazione su un argomento poco chiaro.
  • Fermare il gruppo, se sta iniziando a parlar male di un collega assente.

In quest’ultimo caso è bene intervenire con decisione, facendo presente che non è corretto attaccare una persona senza dargli la possibilità di difendersi.

Mariarita.

Interrompere una conversazione

Foto dal web

 


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