La più bella poesia mai scritta per una donna.
Esistono centinaia di poesie dedicate alle donne, la maggior parte scritte da uomini: come non possiamo dimenticare, ad esempio, la passionalità di Pablo Neruda, la dolcezza di Nazim Hikmet o la sensibilità di Pedro Salinas, nel momento in cui si rivolgevano, con i loro versi, alle loro preziose amate. Eppure nessuno di loro è mai riuscito a descrivere così perfettamente l’animo femminile come Wislawa Szymborska che, nella sua poesia “Ritratto di donna“, ne coglie ogni aspetto e sfumatura, sottolineandone la meravigliosità dei contrasti (forza e debolezza, istinto e razionalità, instabilità ed equilibrio). Probabilmente perché si può guardare attraverso una donna, cogliendone la vera essenza, soltanto con occhi limpidi, privi di ogni brama di possesso: e scoprire così una creatura nata per essere compagna e mai prigioniera, fedele ma per sempre libera.
Renard.
Ritratto di donna
Deve essere a scelta.
Cambiare, purché niente cambi.
È facile, impossibile, difficile, ne vale la pena.
Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi,
neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime.
Dorme con lui come la prima venuta, l’unica al mondo.
Gli darà quattro figli, nessuno, uno.
Ingenua, ma ottima consigliera.
Debole, ma sosterrà.
Non ha la testa sulle spalle, però l’avrà.
Legge Jaspers e le riviste femminili.
Non sa a che serve questa vite, e costruirà un ponte.
Giovane, come al solito giovane, sempre ancora giovane.
Tiene nelle mani un passero con l’ala spezzata,
soldi suoi per un viaggio lungo e lontano,
una mezzaluna, un impacco e un bicchierino di vodka.
Dove è che corre, non sarà stanca?
Ma no, solo un poco, molto, non importa.
O lo ama, o si è intestardita.
Nel bene, nel male, e per l’amor del cielo.
Wislawa Szymborska
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