Gli elementi fondamentali del rituale in Comune: le regole da seguire.
La sposa deve arrivare perfettamente in orario e non sono ammessi ritardi.
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Gli addobbi floreali devono essere semplici e immediatamente rimossi dopo la cerimonia (bastano quindi un paio di mazzi di fiori): una scelta molto intelligente è quella di realizzarli in modo tale da poter essere divisi in mazzolini e donati, in seguito, agli ospiti a fine cerimonia.
Alla cerimonia si invita un numero limitato di persone, in quanto le stanze del Comune, solitamente, non sono molto grandi.
L’abbigliamento degli invitati, in generale, è meno formale che nel matrimonio in chiesa, ma deve comunque essere elegante.
La sposa non deve essere in lungo e non deve assolutamente indossare il velo, che è un accessorio riservato esclusivamente al rito religioso. E’ adatto anche l’abito nuziale classico ma, per quanto detto prima, non dovrà presentare velo (che potrà essere sostituito da un’acconciatura elaborata o da un cappello elegante) e neppure strascico.
Per ogni altro aspetto valgono le regole della celebrazione in chiesa.
I consigli del gufetto saggio |
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Nel rituale in chiesa, il galateo concede alla sposa, per tradizione, un ritardo massimo di 15 minuti. Questo ritardo ha un significato ben preciso: permettere allo sposo di raggiungere l’altare e a damigelle e paggetti di prepararsi per il corteo. Nel matrimonio civile, tuttavia, dove il rito è semplificato, il ritardo non è giustificabile: la sposa è sempre tenuta ad arrivare in orario. |
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